L’asma è una condizione respiratoria cronica dalla quale sono colpite più di 300 milioni di persone in tutto il mondo, con una prevalenza in aumento in Italia (circa il 6% della popolazione). È caratterizzata da un’infiammazione cronica delle vie aeree che porta a sintomi respiratori (dispnea, respiro sibilante, senso di costrizione toracica e tosse) che possono variare nel tempo e nell’intensità. La sua diagnosi può essere difficile, poiché l’asma non è una singola malattia ma una condizione complessa con diverse caratteristiche che ne determinano diversi “fenotipi”. I sintomi possono essere sottovalutati dal paziente e alcuni esami, come per esempio la spirometria e il test di broncodilatazione, pur essendo necessari, talvolta non sono completamente esaustivi per arrivare a una diagnosi e caratterizzare al meglio tale patologia. La misurazione dell’Ossido Nitrico Esalato (FeNO test) è utilizzata come strumento non invasivo e di facile valutazione, talvolta nel processo diagnostico ma soprattutto risulta di particolare importanza per la gestione dell’asma.
L’ossido nitrico è una molecola presente nell’aria espirata, ma quando la sua concentrazione aumenta, suggerisce un’infiammazione delle basse e alte vie aeree. Questo test è utile per la stratificazione dei pazienti con asma in base al coinvolgimento infiammatorio delle vie aeree e per monitorare l’efficacia dei trattamenti. L’esame non è invasivo e richiede che la persona inspiri profondamente e poi espiri attraverso un boccaglio collegato a un misuratore per circa 10 secondi. Se i risultati iniziali mostrano valori superiori ai limiti di norma, al paziente viene in genere suggerita una valutazione dall’allergologo o dallo pneumologo. L’uso del test FeNO è adatto e raccomandabile sia negli adulti che nei bambini, e dovrebbe essere implementato e incoraggiato poiché si è dimostrato vantaggioso quando applicato nella gestione dei pazienti con sospetta o certa diagnosi di asma.